Uno studio ha mostrato che un vaccino impiegato per prevenire la tubercolosi sembra offrire protezione nei confronti della sclerosi multipla. Hanno preso parte allo studio 82 adulti ( età media: 32 anni ) con sindrome clinicamente isolata ( intorpidimento degli arti, problemi alla vista o problemi di equilibrio ) e con segni indicativi di sclerosi multipla alla risonanza magnetica.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale alla somministrazione del vaccino BCG ( bacillo di Calmette-Guerin ) oppure a placebo entro 90 giorni dalla manifestazione della sindrome.
Dopo sei mesi, tutti i partecipanti hanno assunto Interferone beta-1a ( Avonex ) per un anno, e successivamente un farmaco per la sclerosi multipla prescritto dal medico curante.
L’analisi del cervello sei mesi dopo la vaccinazione ha evidenziato un minor numero di lesioni tra coloro che avevano ricevuto il vaccino BCG.
Dopo cinque anni, il 58% dei pazienti a cui era stato somministrato il vaccino non aveva sofferto di ulteriori episodi, rispetto al 30% dei pazienti assegnati al placebo.
Non sono stati segnalati effetti collaterali importanti.
Lo studio se confermato rappresenta un importante avanzamento nella prevenzione dei pazienti con sindrome clinicamente isolata.
Non è noto come il vaccino antitubercolare funzioni contro la sclerosi multipla, ma si ritiene che agisca potenziando il sistema immunitario dell’organismo.
Lo studio presenta dei limiti: è stato valutato un solo dosaggio, e non è noto se le vaccinazioni multiple siano più efficaci in questa sindrome che precede la sclerosi multipla. ( Xagena )
Fonte: Neurology, 2013
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