I recenti progressi hanno permesso di somministrare ultrasuoni mirati ad alta intensità attraverso il cranio umano intatto sotto la guida della risonanza magnetica.
Uno studio preliminare ha valutato l’utilizzo della talamotomia con ultrasuoni mirati sotto la guida di risonanza magnetica transcranica per il trattamento del tremore essenziale.
Nel 2011, in uno studio in aperto e non-controllato, ultrasuoni mirati sotto la guida di risonanza magnetica intracranica sono stati utilizzati per colpire unilateralmente il nucleo ventrale intermedio del talamo in 15 pazienti con tremore essenziale grave e refrattario al trattamento.
Sono stati registrati tutti i dati di sicurezza ed è stata misurata l’efficacia di soppressione del tremore utilizzando la scala CRST ( Clinical Rating Scale for Tremor ) per calcolare il punteggio totale ( da 0 a 160 ), il sottopunteggio per le mani ( esito primario, punteggio da 0 a 32 ) e il sottopunteggio per la disabilità ( punteggio da 0 a 32 ), con punteggi più alti che indicano una forma più grave di tremore.
Sono state valutate le percezioni dei pazienti sulla efficacia del trattamento con il questionario QUEST ( Quality of Life in Essential Tremor Questionnaire; punteggio da 0 a 100%, con punteggi più alti che indicano una maggior disabilità percepita ).
L’ablazione termica del bersaglio talamico è stata effettuata in tutti i pazienti.
Effetti avversi della procedura hanno incluso anomalie transitorie sensoriali, cerebellari, motorie e di linguaggio, con parestesia persistente in 4 pazienti.
I punteggi per il tremore delle mani sono migliorati da 20.4 al basale a 5.2 a 12 mesi ( P=0.001 ).
I punteggi totali per il tremore sono migliorati da 54.9 a 24.3 ( P=0.001 ).
I punteggi di disabilità sono migliorati da 18.2 a 2.8 ( P=0.001 ), e quelli di qualità di vita da 37% a 11% ( P=0.001 ).
In conclusione, in questo studio pilota il tremore essenziale è migliorato in 15 pazienti trattati con talamotomia con ultrasuoni mirati sotto la guida di risonanza magnetica.
Sono necessari studi ampi, randomizzati e controllati per valutare l’efficacia e la sicurezza di questa procedura. ( Xagena2013 )
Elias WJ et al, N Engl J Med 2013; 369: 640-648
Neuro2013