La diagnosi di neuroborreliosi di Lyme acuta richiede l’identificazione di un aumento dell’indice anticorpale specifico per Borrelia burgdorferi.
L’indice anticorpale di Borrelia burgdorferi, tuttavia, è negativo in una percentuale di pazienti ( fino al 20% ) con neuroborreliosi di Lyme in fase iniziale, e può rimanere elevato per anni dopo terapia adeguata; entrambi questi fattori possono rendere difficoltosa la diagnosi.
Recenti studi retrospettivi suggeriscono che la chemochina CXCL13 rappresenta un potenziale biomarcatore per la neuroborreliosi di Lyme.
È stato condotto uno studio prospettico per valutarne il valore diagnostico.
Lo studio è stato effettuato nel periodo 2008-2009, e ha riguardato i campioni di liquido cerebrospinale e di siero di tutti i pazienti nei quali era stato richiesto un indice anticorpale specifico per Borrelia burgdorferi ( n=692 ) e le analisi del liquido cerebrospinale che avevano rivelato pleocitosi ( n=192 ).
Dato il basso numero di pazienti con neuroborreliosi di Lyme non-trattata, sono stati aggiunti 13 ulteriori campioni selezionati in maniera retrospettiva provenienti da pazienti con neuroborreliosi di Lyme non-trattata.
Le concentrazioni di CXCL13 sono state misurate mediante il saggio ELISA e sono state generate le curve ROC.
La concentrazione di CXCL13 nel liquido cerebrospinale è risultata molto elevata in tutti i pazienti con neuroborreliosi di Lyme acuta non-trattata ( media=15,149 pg/mL ) rispetto a quella nei pazienti senza neuroborreliosi di Lyme ( media=247 pg/mL ).
Al cut-off di 1,229 pg/mL, la sensibilità di CXCL13 è stata pari al 94.1%, valore più alto di quello dell’indice anticorpale ( 85.7% ).
Solo 7 pazienti ( 5 con un linfoma del sistema nervoso centrale e 2 con meningite batterica ) hanno mostrato un livello di CXCL13 superiore al cut-off, portando a una specificità uguale a quella dell’indice anticorpale di 96.1%.
In conclusione, i livelli di CXCL13 hanno mostrato alta sensibilità e specificità per la neuroborreliosi di Lyme acuta e non-trattata.
Questo nuovo marcatore appare essere utile in casi clinici atipici e, in particolare, negli stadi iniziali della malattia quando l’indice anticorpale per Borrelia burgdorferi è ( ancora ) negativo. ( Xagena2011 )
Schmidt C et al, Neurology 2011; 76: 1051-1058
Neuro2011 Inf2011 Diagno2011