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Sclerosi multipla: meccanismo d'azione ed efficacia di Dalfampridina nel migliorare la capacità di camminare


La sclerosi multipla può causare una progressiva incapacità di camminare che contribuisce alla disabilità, alla perdita di indipendenza e alla ridotta qualità di vita.
Dalfampridina ( 4-Aminopiridina, anche detta Fampridina ), un bloccante del canale del potassio voltaggio-dipendente, ha dimostrato di migliorare la capacità di camminare nei pazienti con sclerosi multipla, come dimostrato da un aumento della velocità di cammino.

E’ stato delineato il meccanismo d'azione della Dalfampridina nel contesto dell’evidenza clinica di un miglioramento nel cammino nei pazienti con sclerosi multipla.

I canali del potassio voltaggio-dipendenti rappresentano una famiglia di proteine correlate che si estendono sulle membrane cellulari, si aprono e si chiudono in risposta a variazioni del potenziale transmembrana e contribuiscono a regolare le correnti di potassio ionico.

I deficit di conduzione del potenziale d'azione negli assoni demielinizzati risultano in parte dalla esposizione, dopo demielinizzazione, dei canali del potassio paranodali e internodali distribuiti nella membrana assonale. Questa esposizione porta ad anomale correnti attraverso la membrana assonale che possono rallentare la conduzione del potenziale d'azione, risultando in un’insufficienza di conduzione, o influire sulla capacità dell'assone per scariche ripetitive.

Mentre Dalfampridina è un bloccante ad ampio spettro dei canali del potassio voltaggio-dipendenti a concentrazioni millimolari, gli studi hanno mostrato un miglioramento nella conduzione del potenziale d'azione negli assoni demielinizzati a concentrazioni basse come 1 microM, e concentrazioni plasmatiche terapeutiche ( associate a miglioramento nella deambulazione ) nel range di 0.25 microM.

Tuttavia, finora, non è stato individuato nessuno specifico sottotipo di canale del potassio con una notevole sensibilità per Dalfampridina in questo intervallo, e gli effetti del farmaco a questa bassa concentrazione sembrano essere piuttosto selettivi.

Una migliore conduzione si traduce in un beneficio clinico.
I miglioramenti sono stati osservati in circa un terzo dei pazienti trattati con una formulazione a rilascio prolungato di Dalfampridina negli studi clinici.
I pazienti che hanno risposto a Dalfampridina hanno avuto un aumento medio della velocità di camminata di circa il 25%.

In conclusione, la formulazione a rilascio prolungato di Dalfampridina ha dimostrato in studi clinici di migliorare la velocità di camminata in circa un terzo dei pazienti con sclerosi multipla con difficoltà di deambulazione.
Il presunto meccanismo di azione di Dalfampridina è il ripristino della conduzione del potenziale d'azione mediante un blocco di un sottoinsieme ancora non caratterizzato di canali del potassio negli assoni demielinizzati. ( Xagena2011 )

Dunn J, Blight A, Curr Med Res Opin 2011; Epub ahead of print


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