La sindrome di Guillain-Barré mostra un decorso clinico e un esito profondamente diversi.
Attualmente, i pazienti sono trattati con una terapia standard.
I pazienti con prognosi non-favorevole potrebbero trarre beneficio da un trattamento aggiuntivo, a condizione che vengano identificati precocemente, quando la degenerazione nervosa è potenzialmente reversibile e il trattamento esercita la sua massima efficacia.
È stato sviluppato un modello clinico prognostico per prevedere precocemente gli esiti della sindrome di Guillain-Barré, applicabile alla pratica clinica e a futuri studi terapeutici.
Dati raccolti in maniera prospettica da una coorte di 397 pazienti con sindrome di Guillain-Barré sono stati utilizzati per identificare I fattori di rischio alla base dell’impossibilità a camminare a 4 settimane, 3 mesi e 6 mesi.
Età elevata, precedente diarrea e basso punteggio alla scala MRC ( Medical Research Council ) all'ammissione in ospedale e a 1 settimana sono risultati indipendentemente associati a incapacità di camminare a 4 settimane, 3 mesi e 6 mesi ( tutti p 0.05-0.001 ).
Il modello può essere utilizzato all'ammissione in ospedale e al giorno 7 di ammissione, e quest'ultima tempistica mostra una migliore abilità predittiva per i tre endpoint; l’area sotto la curva ROC è stata pari a 0.84-0.87 e all'ammissione 0.73-0.77.
Il modello si è rivelato valido nella coorte di validazione.
In conclusione, questo modello di predizione clinica applicabile precocemente nel corso della malattia predice in maniera accurata l'esito a 6 mesi nella sindrome di Guillain-Barré. ( Xagena2011 )
Walgaard C et al, Neurology 2011; 76: 968-975
Neuro2011