L’obiettivo di uno studio è stato quello di delineare l’esistenza di una relazione tra farmaci antiepilettici frequentemente prescritti nei pazienti in età pediatrica e rischio per il quoziente intellettivo ( IQ ).
I bambini nati da donne con epilessia ( n=243 ) e donne senza epilessia ( n=287 ) sono stati reclutati durante la gravidanza e seguiti in modo prospettico.
Di questi, 408 sono stati valutati in cieco a 6 anni di età.
Il quoziente intellettivo aggiustato medio era di 9.7 punti inferiore ( P minore di 0.001 ) nei bambini esposti a dosi elevate di Valproato ( più di 800 mg al giorno; Acido Valproico; Depakin ), con un effetto significativo simile osservato per le sottoscale verbali, non-verbali, e spaziali.
I bambini esposti ad alte dosi di Valproato avevano a 8 volte maggiore bisogno di interventi nell’istruzione rispetto ai bambini di controllo ( rischio relativo aggiustato, P minore di 0.001).
Il Valproato a dosi inferiori di 800 mg al giorno non è stato associato con quoziente intellettivo ridotto, ma è risultato correlato con abilità verbali compromesse ( -5.6, P=0.04 ) e con un aumento di 6 volte degli interventi nell’istruzione ( P=0.01 ).
L’esposizione in utero a Carbamazepina ( Tegretol ) o Lamotrigina ( Lamictal ) non ha avuto un effetto significativo sul quoziente intellettivo, ma la Carbamazepina è stata associata a abilità verbale ridotta ( -4.2, P=0.02 ) e aumento della frequenza di quoziente intellettivo inferiore a 85.
In conclusione, coerentemente con i dati di coorti più giovani, i bambini in età scolare esposti a Valproato a dosi materne superiori a 800 mg al giorno continuano ad avere uno sviluppo cognitivo significativamente peggiore rispetto ai bambini di controllo o ai bambini esposti a Lamotrigina e Carbamazepina. ( Xagena2015 )
Baker GA et al, Neurology 2015;84:382-390
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