È stata effettuata un’analisi per valutare se i farmaci antiepilettici possano modulare l’efficacia della radiochemioterapia con Temozolomide ( Temodal ) nei pazienti con glioblastoma di nuova diagnosi.
Il database EORTC 26981-22981 / NCIC CE.3 ( European Organization for Research and Treatment of Cancer / National Cancer Institute of Canada ) di studi clinici di radioterapia con o senza Temozolomide per il glioblastoma di nuova diagnosi è stato esaminato allo scopo di valutare l’impatto dell’interazione tra uso di farmaci antiepilettici e chemioradioterapia sulla sopravvivenza.
I dati sono stati aggiustati per fattori prognostici noti.
Quando è iniziato il trattamento, 175 pazienti ( 30.5% ) non assumevano farmaci antiepilettici, 277 ( 48.3% ) stavano assumendo un farmaco antiepilettico con proprietà di induzione enzimatica e 135 ( 23.4% ) un farmaco antiepilettico senza induzione enzimatica.
I pazienti in trattamento con solo Acido Valproico ( Valproato; Depakin ) hanno mostrato più trombopenia e leucopenia di grado ¾, rispetto ai pazienti non-in-trattameno con un farmaco antiepilettico o di pazienti trattati con un farmaco antiepilettico con effetto di induzione enzimatica.
La sopravvivenza generale dei pazienti trattati con un farmaco antiepilettico al basale versus pazienti non-trattati con alcun farmaco antiepilettico è risultata simile.
I pazienti trattati solo con Acido Valproico ( 97 [ 16.9% ] ) hanno ottenuto un maggior beneficio di sopravvivenza con la radiochemioterapia con Temozolomide ( hazard ratio [ HR ] 0.39 ), rispetto ai pazienti trattati solo con un farmaco antiepilettico a induzione enzimatica ( 252 [ 44% ] ) ( HR=0.69 ) o ai pazienti che non ricevevano alcun farmaco antiepilettico ( HR=0.67 ).
In conclusione, l’Acido Valproico potrebbe essere preferibile rispetto a un farmaco antiepilettico a induzione enzimatica in pazienti con glioblastoma che richiedono un farmaco antiepilettico durante la chemioradioterapia basata su Temozolomide.
Servono studi per determinare se l’Acido Valproico aumenti la biodisponibilità della Temozolomide o agisca come un inibitore dell’istone deacetilasi e sensibilizzi quindi alla radiochemioterapia in vivo. ( Xagena2011 )
Weller M et al, Neurology 2011; 77: 1156-1164
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