Il decorso della polineuropatia associata a gammopatia monoclonale IgM può essere molto variabile.
È stato eseguito uno studio di coorte prospettico di 140 pazienti con gammopatia monoclonale IgM per un periodo di 23 anni al fine di identificare i fattori che influenzano l'esito della malattia a lungo termine.
L'esito primario era il rischio di sviluppare un punteggio alla scala di Rankin modificata maggiore o uguale a 3 punti.
Un totale di 140 pazienti con gammopatia monoclonale IgM ha soddisfatto i criteri di inclusione ( 72% neuropatia demielinizzante, 28% neuropatia assonale, 44% MAG positivo ).
L'età media di esordio era di 59 anni, la durata media della malattia al basale era di 3.2 anni.
Gli anticorpi anti-MAG ( glicoproteina associata alla mielina ) erano associati ad un rischio più basso di ottenere un punteggio alla scala di Rankin maggiore o uguale a 3.
La demielinizzazione e una più elevata età di esordio sono state associate ad un rischio più elevato di raggiungere un punteggio alla scala di Rankin maggiore o uguale a 3.
Sulla base di questi fattori, è stato sviluppato un modello prognostico che ha consentito di stimare la probabilità di sviluppare disabilità.
In conclusione, la maggiore età di esordio e la demielinizzazione sono risultati associati a rischio di sviluppare un punteggio alla scala Rankin maggiore o uguale a 3 nella polineuropatia associata a gammopatia monoclonale IgM, mentre gli anticorpi anti-MAG hanno diminuito tale rischio. ( Xagena2010 )
Niermeijer JMF, Neurology 2010; 74: 406-412
Neuro2010