Tra i pazienti con emorragia subaracnoidea aneurismatica, quelli con un consumo recente di Cannabis avevano maggiori probabilità di avere un'ischemia cerebrale ritardata rispetto a quelli senza un uso recente.
Sono stati presi in esame 1.014 pazienti trattati per emorragia subaracnoidea aneurismatica da agosto 2007 a luglio 2019, di cui il 4.5% è risultato positivo alla Cannabis allo screening tossicologico urinario di routine ( utilizzatori: età media, 47 anni; 41% donne; non-utilizzatori: età media, 56 anni anni; 71% donne ).
Tra la coorte, il 36.2% ha sviluppato ischemia cerebrale ritardata; il 50.2% ha presentato un esito funzionale sfavorevole, definito come punteggio della scala di Rankin modificato maggiore di 2; e il 13.5% è deceduto.
L'ischemia cerebrale ritardata era più comune nei pazienti risultati positivi alla Cannabis rispetto a quelli con negatività ( 52.2% versus 35.4%; P = 0.03 ), ma non si è evidenziata alcuna relazione tra l'ischemia cerebrale ritardata e il test positivo per Cocaina, Metanfetamina o tabacco ( P=0.29 ).
Il vasospasmo radiografico era anche più comune nei pazienti risultati positivi alla Cannabis rispetto a quelli con negatività ( 88.9% vs 70.5%; P = 0.008 ).
Tra coloro che presentavano vasospasmo radiografico, il 50% dei consumatori di Cannabis aveva un'ischemia cerebrale ritardata rispetto al 39% dei non-utilizzatori ( P = 0.17 ).
In una analisi aggiustata per il punteggio di propensione, l'uso di Cannabis è stato associato a una ischemia cerebrale ritardata nella popolazione di pazienti ( odds ratio, OR = 2.7; IC 95%, 1.4-5.2; P = 0.003 ). ( Xagena2022 )
Fonte: Stroke, 2022
Neuro2022 Psyche2022