Lo studio SMART-MR ha valutato se la gravità e la progressione delle lesioni della sostanza bianca periventricolare e profonda e gli infarti lacunari siano associati con la progressione della atrofia cerebrale.
Nello studio, una coorte prospettica sui cambiamenti nella risonanza magnetica nei pazienti con malattia aterosclerotica sintomatica, 565 pazienti ( 57 anni ) senza grandi infarti hanno effettuato uno screening vascolare e risonanza magnetica 1.5 T al basale e dopo un follow-up medio di 3.9 anni.
Utilizzando analisi di regressione lineare aggiustate per fattori di rischio demografici e vascolari, il volume delle lesioni della sostanza bianca periventricolare al basale è stato associato a una maggiore diminuzione del volume della materia grigia corticale ( B=-1.73%, per ogni aumento di 1% del volume delle lesioni della sostanza bianca ) e un maggiore aumento del volume ventricolare ( B=0.12% ).
La progressione del volume delle lesioni della sostanza bianca periventricolare corrispondeva a una maggiore diminuzione del volume della materia grigia corticale ( B=-0,45% ) e una maggiore aumento del volume ventricolare (B=0.15%).
La presenza di infarti lacunari è stata associata a maggiore diminuzione del volume cerebrale totale ( B=-0.25% ) e della progressione degli infarti lacunari, con una maggiore riduzione del cervello totale ( B=-0.30% ) e del volume della materia grigia corticale ( B=-0.81% ).
In conclusione, nei pazienti con malattia aterosclerotica sintomatica, la presenza e la progressione delle lesioni della sostanza bianca periventricolare e degli infarti lacunari è associata con una maggiore progressione della atrofia cerebrale indipendentemente dai fattori di rischio vascolare. ( Xagena2012 )
Kloppenborg RP et al, Neurology 2012; 79: 2029-2036
Neuro2012