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L'inibizione di PD-1 ha solo un limitato beneficio clinico nei pazienti con glioma ricorrente di alto grado


Si è determinato se la terapia di salvataggio con gli anticorpi bloccanti PD-1, Nivolumab ( Opdivo ) o Pembrolizumab ( Keytruda ) con o senza Bevacizumab ( Avastin ) offra un beneficio clinico o di sopravvivenza nei pazienti con gliomi ad alto grado ( HGG ) recidivati.

È stato condotto uno studio osservazionale retrospettivo in un singolo Centro in 31 pazienti adulti che hanno ricevuto Pembrolizumab o Nivolumab con o senza Bevacizumab concomitante per glioma ad alto grado recidivato.

La sopravvivenza libera da progressione mediana ( mPFS ) dalla prima dose di anticorpo anti-PD-1 è stata di 3.2 mesi, e non vi è stata differenza nei pazienti trattati con Nivolumab ( mPFS 3.8 mesi ) rispetto ai pazienti trattati con Pembrolizumab ( mPFS 2.3 mesi, log rank 3.1, P=0.08 ).

Non vi era inoltre differenza nella mPFS se i pazienti avevano ricevuto in precedenza Bevacizumab ( mPFS 3.2 mesi ) o erano naive a Bevacizumab ( mPFS 3.7, log rank 1.3, P=0.3 ).

La sopravvivenza mediana dalla data della prima dose di anti-PD-1 è stata di 6.6 mesi.

La terapia di salvataggio con Nivolumab o Pembrolizumab con o senza Bevacizumab non ha conferito un vantaggio in termini di sopravvivenza in questa popolazione di pazienti non-selezionati pretrattati pesantemente.
Fino a quando non saranno disponibili i risultati degli studi clinici attualmente in corso, l'uso di anticorpi anti-PD-1 dovrebbe essere preso in considerazione solo in individui selezionati. ( Xagena2018 )

Kurz SC et al, Neurology 2018; 91: e1355-e1359

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