È stato compiuto uno studio con lo scopo di verificare l'associazione tra esposizione a fattori di rischio vascolare nella mezza età con la progressione dei marcatori alla risonanza magnetica per immagini ( MRI ) di invecchiamento cerebrale e con le misure di declino cognitivo.
Sono stati esaminati in totale 1352 partecipanti senza demenza del Framingham Offspring Cohort Study prospettico.
E’ stata studiata l'associazione tra esposizione a fattori di rischio vascolare nella mezza età e cambiamento longitudinale del volume di iperintensità della sostanza bianca ( WMHV ), volume totale del cervello ( TBV ), volume del corno temporale, richiamo ritardato della memoria logica, richiamo ritardato delle riproduzioni visive ( VR-d ), e test TMT-BA ( Trail-Making Test B-A ) un decennio più tardi.
L’ipertensione nella mezza età è stata associata a un’accelerata progressione del volume di iperintensità della sostanza bianca ( p minore di 0.001 ) e peggioramento della funzione esecutiva ( punteggio alla scala TMT-BA; p= 0.012).
Il diabete mellito e il fumo nella mezza età sono risultati associati a un più rapido aumento del volume del corno temporale, un marker surrogato di accelerata atrofia ippocampale ( p=0.017 e p=0.008, rispettivamente ).
Fumare nella mezza età ha anche previsto una diminuzione più marcata del volume cerebrale totale ( p=0.025 ) e un aumento del rischio di variazione estesa nel volume di iperintensità della sostanza bianca ( odds ratio, OR=1.58, p=0.021 ).
L'obesità nella mezza età è stata associata ad un aumentato rischio di essere nel quartile più alto di cambiamento nella funzione esecutiva ( 1.39, p=0.035 ); un aumentanto rapporto vita-fianchi è stato associato con un netto calo del volume totale del cervello ( 10.81, p=0.021 ).
Cambiamenti longitudinali nella struttura cerebrale sono risultati significativamente correlati con il declino della memoria e della funzione esecutiva.
In conclusione, è emersa una relazione tra ipertensione, diabete mellito, fumo, obesità nella mezza età e un aumentato tasso di progressione di lesioni cerebrali vascolari, atrofia dell’ippocampo e atrofia globale, e declino della funzione esecutiva nel decennio successivo. ( Xagena2011 )
Debette S et al, Neurology 2011; 77: 461-468
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