L’emicrania è un comune disturbo cefalgico neurovascolare, cronico, intermittente, caratterizzato da grave cefalea episodica associata a disfunzione del sistema nervoso autonomo ed, in alcuni pazienti, a sintomi neurologici transitori, noti come emicrania con aura.
Negli Stati Uniti, la prevalenza ad 1 anno dell’emicrania è del 18% circa nelle donne e del 16% negli uomini.
Quasi 28 milioni di statunitensi presentano emicranie gravi ed invalidanti.
Le disfunzioni neurovascolari specifiche dell’emicrania e l’elevata incidenza di ictus ischemico tra le giovani donne con emicrania hanno portato ad ipotizzare che l’emicrania può essere un fattore di rischio per l’ictus ischemico.
Diversi studi hanno trovato associazioni tra emicrania, soprattutto emicrania con aura, e l’aumentato rischio di ictus ischemico.
Ricercatori del Brigham and Women’s Hospital hanno valutato l’associazione tra emicrania con aura, emicrania senza aura ed il rischio di eventi vascolari ischemici nel Women’s Health Study ( WHS ) nell’arco di 10 anni.
Dall’analisi dei dati è emerso che le donne di età uguale o superiore ai 45 anni, apparentemente sane, con una storia di emicrania presentavano un aumento del rischio di malattia cardiovascolare maggiore.
Questo rischio, tuttavia, dipendeva dalla presenza di aura.
Rispetto alle donne senza alcuna storia di emicrania, l’emicrania con aura era associata ad un aumento significativo del rischio di eventi cardiovascolari maggiori, ictus ischemico, infarto miocardico, rivascolarizzazione coronarica, angina e morte per malattia cardiovascolare ischemica, dopo un periodo osservazionale di 10 anni.
Questi accresciuti rischi che sono rimasti anche dopo aggiustamento per diversi fattori di rischio cardiovascolare, variavano da un aumento di 1.7 volte per la rivascolarizzazione coronarica ad un aumento di 2.3 volte per la morte cardiovascolare.
Al contrario, le donne con storia di emicrania senza aura non presentavano un aumento significativo del rischio di evento vascolare ischemico.
I meccanismi alla base dell’associazione tra emicrania e gli eventi vascolari ischemici sono probabilmente complessi.
L’emicrania è stata associata ad aumento dei fattori protrombotici o vasoattivi.
Il rilascio di neuropeptidi vasoattivi durante gli episodi emicranici stimola la risposta infiammatoria.
Inoltre, l’emicrania , ed in particolare l’emicrania con aura, è stata associata al genotipo C677T del gene della metilentetraidrofolato-reduttasi ( MTHFR ).
E’ stato dimostrato che l’emicrania con aura è correlata ad un maggior rischio cardiovascolare.
Questo fa ipotizzare che l’emicrania con aura identifichi donne ad aumentato rischio di aterosclerosi progressiva e successivi eventi cardiovascolari.
Lo studio dei Ricercatori del Brigham and Women’s Hospital presenta delle limitazioni.
Prima di tutte la definizione di emicrania con aura non definita secondo i criteri IHS, ed inoltre, auto-riportata dalle pazienti.
Mancano, inoltre, dettagliate informazioni riguardo all’impiego dei farmaci anti-emicranici ( triptani, alcaloidi dell’ergot ).
A causa della loro capacità vasocostrittrice, questi farmaci possono essere associati ad un aumentato rischio di eventi vascolari. ( Xagena2006 )
Fonte: Journal of American Medical Association, 2006
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