Uno studio ha testato l’ipotesi che la sintomatologia neuropsichiatrica sia predittiva del successo nel controllo delle crisi epilettiche in pazienti trattati da poco con farmaci antiepilettici, e che questo valore predittivo si aggiunga a quello fornito da altri fattori clinici, di imaging e genomici in un modello multivariato.
In totale, 170 pazienti con epilessia trattati da poco hanno completato la scala ABNAS ( A-B Neuropsychological Assessment Scale ) prima di iniziare la terapia con farmaci anti-epilettici.
I pazienti sono stati seguiti in maniera prospettica per un periodo fino a 12 mesi.
I pazienti sono stati classificati come non-responsivi se avevano mostrato almeno una crisi epilettica non-spiegabile con il mancato rispetto delle indicazioni terapeutiche o con altri significativi fattori scatenanti.
Dei 138 pazienti nei quali è stato possibile determinare una risposta al farmaco a 12 mesi, i non-responsivi ( n=45 ) hanno mostrato punteggi pre-trattamento più elevati alla scala ABNAS, rispetto a quelli con controllo delle crisi epilettiche ( n=93 ) ( p=0.007 ).
Anche una lesione rilevabile in risonanza magnetica è risultata associata a un rischio maggiore di ricorrenza delle crisi ( p=0.003 ).
Nella regressione logistica multivariata, il punteggio alla scala ABNAS, i risultati di risonanza magnetica e un classificatore genomico sono risultati tutti predittori indipendenti di esito del trattamento.
Per la farmaco-risposta a farmaci antiepilettici, questo modello multivariato ha mostrato valori diagnostici del 91% di sensibilità, 64% di specificità, 84% di predizione positiva e 78% di predizione negativa, e il valore predittivo del punteggio sulla scala ABNAS è stato validato in una seconda coorte prospettica di 74 pazienti con epilessia trattati di recente ( p=0.005 ).
In conclusione, la scala ABNAS ha fornito informazioni prognostiche per quanto riguarda il controllo efficace delle crisi epilettiche in pazienti trattati di recente e sottoposti a trattamento con farmaci antiepilettici e, inoltre, questi risultati hanno dimostrato la natura multifattoriale dei determinanti della risposta ai farmaci antiepilettici, con fattori neuropsicologici, strutturali e genomici che hanno contributo al fenotipo complesso di risposta. ( Xagena2010 )
Petrovski S e al, Neurology 2010; 75: 1015-21
Neuro2010