Una grave apnea ostruttiva notturna aumenta il rischio di un primo ictus ischemico nei pazienti di età superiore ai 70 anni rispetto ai soggetti con apnea lieve-moderata o nei soggetti senza apnea.
Uno studio basato sulla popolazione della durara di 6 anni ha convolto 394 soggetti di età compresa tra 70 e 100 anni, senza eventi ischemici all’arruolamento.
Nel corso dello studio ci sono stati 20 ictus ischemici, per un’incidenza annuale di 11.28 per 1000 persone-anno.
Dopo aggiustamento per fattori confondenti, i soggetti con indice apnea-ipopnea maggiore o uguale a 30 presentavano un aumento del rischio di 2.5 volte di sviluppare un ictus ( hazard ratio, HR = 2.52; p = 0.04 ).
I partecipanti allo studio di età media pari a 77.3 anni ( 57.1% maschi ) sono stati reclutati dal Vitoria Sleep Project.
L’apnea notturna è 2-3 volte più comune negli anziani rispetto alle persone di mezza età.
Tuttavia, i sintomi tipici, come il forte russamento e l’eccessiva sonnolenza diurna, sono meno comuni tra gli anziani che non tra gli individui di mezza età. ( Xagena2006 )
Fonte: Stroke, 2006
Neuro2006 Pneumo2006