Tra i pazienti con emorragia subaracnoidea da aneurisma un recente consumo di Cocaina è risultato associato a una maggiore probabilità di morire durante il ricovero ospedaliero.
La mortalità ospedaliera è stata pari al 26% tra coloro che avevano fatto uso di Cocaina nelle ultime 72 ore, e al 17% tra il resto dei pazienti, una differenza che è rimasta significativa anche dopo aggiustamento per diversi fattori confondenti ( odds ratio, OR=2.9 ).
I consumatori di Cocaina hanno presentato un più alto tasso di ri-rottura dell'aneurisma ( 7.7% versus 2.7%, p=0.004 ), probabilmente correlato a un aumento della pressione arteriosa indotta dalla iperstimolazione simpatica promossa dalla droga.
Pertanto, i pazienti con emorragia subaracnoidea aneurismatica che hanno recentemente fatto uso di Cocaina rappresentano un gruppo particolarmente ad alto rischio, e devono essere monitorati molto attentamente.
Lo studio ha riguardato 1.134 pazienti trattati per emorragia subaracnoidea aneurismatica in uno dei due ospedali del Johns Hopkins University nel periodo 1991-2009.
Sulla base delle indagini tossicologiche sulle urine e di segnalazioni dirette, il 12.5% dei soggetti aveva usato la Cocaina poco prima dell’evento emorragico.
I consumatori di Cocaina erano più giovani ( in media, 49 vs 53 anni, p inferiore a 0.001 ), ma la gravità al momento della presentazione era simile tra gli utilizzatori di droga e i non-utilizzatori.
Lo stato funzionale e il tasso di ischemia cerebrale tardiva erano simili tra i consumatori di Cocaina e i non-utilizzatori, e il tasso di mortalità ospedaliera è risultato essere maggiore nei consumatori di Cocaina anche dopo aver considerato l'elevato rischio di ri-rottura del aneurisma. ( Xagena2013 )
Fonte: International Stroke Conference, 2013
Neuro2013 Farma2013