Vincenzo Nardozza, Neurologo
Gli Autori hanno esaminato il decorso clinico di 42 pazienti sottoposti ad angioplastica e stent carotideo ( CAS ) per problemi di flusso carotideo.
Tale metodica è divenuta una diffusa pratica alternativa all'endoarteriectomia carotidea.
Gli Autori hanno sottoposto a studio di perfusione cerebrale valutato con MRI ( risonanza magnetica ) prima e dopo CAS.
Un paziente ha sviluppato un ictus con afasia e disartria, con lesione controlaterale a quella dell'emisfero del vaso trattato; in un altro caso si è verificato un TIA ( attacco ischemico transitorio ).
In 9 casi ( 22.7 % ) si sono manifestati nuovi focolai iperintensi con piccola differenza fra pazienti con disturbo circolatorio bilaterale ( 23.1% ) o unilaterale ( 20.7% ) senza peraltro manifestazioni cliniche.
Gli Autori ritengono che le lesioni cerebrali conseguenti alla CAS possano essere dovute alle manovre eseguite nel lume del vaso prima della sistemazione del dispositivo neuroprotettivo.
Tale rischio dovrebbe ridursi in seguito al perfezionamento tecnico dei dispositivi ed alla maggiore esperienza degli operatori. ( Xagena2003 )
Schluter M et al , J Am Coll Cardiol 2003; 42:1007-1013
Neuro2003