Nei pazienti con neurosarcoidosi in trattamento con steroidi, il Metotrexato si è dimostrato superiore a Micofenolato mofetile nel ridurre il rischio di recidive.
È stata confrontata l'efficacia del Metotrexato ( MTX ) e del Micofenolato mofetile ( MMF ) nella prevenzione delle recidive nella neurosarcoidosi.
È stato condotto uno studio multicentrico retrospettivo che ha compreso i pazienti che hanno ricevuto Metotrexato o Micofenolato mofetile per il trattamento della neurosarcoidosi istologicamente provata.
L'efficacia del farmaco immunosoppressore è stata valutata determinando il tempo alla recidiva.
Sono stati inclusi 40 pazienti con una diagnosi di neurosarcoidosi ( 24 uomini, 16 donne, età media alla diagnosi 43.5 anni ) che hanno ricevuto almeno 3 mesi di Metotrexato ( n=32 ) o Micofenolato mofetile ( n=14 ).
L’immunosoppressore è stato sempre associato con steroidi.
Il tasso di recidiva è stato del 47% nel gruppo Metotrexato ( 0.2 recidive per anno di esposizione ) e 79% nel gruppo Micofenolato mofetile ( 0.6 recidive per anno di esposizione ) ( P=0.058 ).
Il tempo mediano alla recidiva è risultato significativamente più breve nel gruppo Micofenolato mofetile ( 11 mesi ) rispetto al gruppo Metotrexato ( 28 mesi ) ( P=0.049 ).
Eventi avversi si sono verificati in 11 pazienti durante la terapia con Metotrexato e in 1 paziente durante la terapia con Micofenolato mofetile ( P=0.12 ).
In conclusione, le recidive di neurosarcoidosi si verificano frequentemente, nonostante l'uso di immunosoppressori in aggiunta ai corticosteroidi.
Il Metotrexato aumenta significativamente il tempo di sopravvivenza senza recidiva rispetto a Micofenolato mofetile, e dovrebbe essere preferito a Micofenolato mofetile per il trattamento della neurosarcoidosi. ( Xagena2016 )
Bitoun S et al, Neurology 2016; 87: 2517-2521
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