È stato studiato in modo prospettico il ruolo dei sintomi depressivi sulla demenza per tutte le cause in una popolazione con malattia dei piccoli vasi, considerando l'età di insorgenza dei sintomi depressivi e le prestazioni cognitive.
Lo studio RUN DMC ( Radboud University Nijmegen Diffusion Tensor and Magnetic Resonance Cohort ) è uno studio prospettico di coorte effettuato su 503 adulti anziani con malattia dei piccoli vasi alla risonanza magnetica per immagini ( MRI ), senza demenza al basale ( 2006 ), con un follow-up di 5 anni ( 2012 ).
Il follow-up era disponibile per 496 partecipanti ( età media al basale 65.6 anni; tempo medio di follow-up 5.2 anni ).
La demenza per tutte le cause si è sviluppata in 41 partecipanti.
Il rischio di demenza a 5.5 anni è stato maggiore nei soggetti con sintomi depressivi ( hazard ratio, HR=2.7 ), indipendentemente dai fattori confondenti.
Questo dato era guidato da persone con sintomi dpressivi ad insorgenza tardiva.
La differenza di rischio cumulativo a 5 anni per la demenza è stata maggiore nei soggetti con sintomi depressivi che avevano alte prestazioni cognitive di base ( senza sintomi depressivi 0.0% vs sintomi depressivi 6.9%, log-rank P minore di 0.001 ) rispetto a coloro che avevano basse prestazioni cognitive al basale.
In conclusione, i sintomi depressivi ad esordio tardivo aumentano il rischio di demenza, indipendentemente dalla malattia die piccoli vasi.
Soprattutto nei soggetti con relativamente alta performance cognitiva, i sintomi depressivi indicano un rischio più elevato.
In contrasto con la prassi attuale, i medici dovrebbero monitorare le persone con sintomi depressivi che mostrano anche punteggi ai test cognitivi relativamente buoni. ( Xagena2016 )
van Uden IWM et al, Neurology 2016; 87: 1102-1109
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