L’impiego di farmaci con effetti vasocostrittori o vasodilatatori può, potenzialmente, influenzare il rischio di vasospasmo dopo emorragia subaracnoidea per rottura di un aneurisma.
Ricercatori del Massachusetts General Hospital hanno identificato 514 pazienti con emorragia subaracnoidea da rottura aneurismatica, tra il 1995 e il 2003, che sono stati esaminati per vasospasmo tra il 4° e il 14° giorno.
Il vasospasmo si è sviluppato nel 62% della coorte ed il vasospasmo sintomatico nel 29%.
All’analisi univariata, il rischio per qualsiasi vasospasmo tendeva ad aumentare nei pazienti che assumevano inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina ( SSRI ) ( p = 0.09 ) e statine ( p = 0.05 ).
L’impiego di inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina ha aumentato il rischio per il vasospasmo sintomatico ( p = 0.028 ).
Il Cochran-Armitage trend test ha mostrato che la percentuale di pazienti che assumevano farmaci SSRI e statine è aumentata significativamente attraverso le tre categorie di peggioramento del vasospasmo ( nessuno, asintomatico, sintomatico ).
L’analisi di regressione logistica ha evidenziato che l’impiego degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina tendevano a predire qualsiasi tipo di vasospasmo ( odds ratio, OR = 2.01 ) e a predire il vasospasmo sintomatico ( OR = 1.42 ).
L’esposizione alle statine ha incrementato il rischio per il vasospasmo ( OR = 2.75 ), forse per un’improvvisa interruzione del trattamento con questi farmaci ( OR = 2.54 ).
L’età inferiore ai 50 anni, il grado 4 o 5 dell’Hunt-Hess e il gruppo 3 di Fisher hanno predetto in modo indipendente qualsiasi tipo di vasospasmo, vasospasmo sintomatico, stato clinico non favorevole alla dimissione, e la morte.
I dati dello studio hanno indicato che gli utilizzatori di farmaci SSRI e di statine hanno un più elevato rischio per il vasospasmo associato all’emorragia subaracnoidea. ( Xagena2005 )
Singhal AB et al, Neurology 2005; 64: 1008-1013
Neuro2005