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HIV DNA nel sangue periferico è associato ad atrofia della materia grigia cerebellare e subcorticale


Sono stati valutati i volumi cerebrali regionali e i livelli di metaboliti cerebrali come fattori correlati a DNA di HIV ( virus dell’immunodeficienza umana ) nelle cellule mononucleate del sangue periferico ( PBMC ).

In uno studio trasversale, 35 soggetti HIV positivi ( HIB+ ) di età uguale o superiore a 40 ( 25 con PBMC HIV DNA rilevabile; 10 con HIV DNA minore di 10 copie/106 cellule, soglia di rilevamento ) e 12 controlli sieronegativi sono stati sottoposti a risonanza magnetica strutturale del cervello e spettroscopia di risonanza magnetica a 3T.

I soggetti HIV+ erano in terapia antiretrovirale di combinazione da 1 anno o più; tutti tranne uno avevano livelli plasmatici di HIV RNA minori di 50 copie/ml.

Sono state valutate le relazioni tra probabili variabili predittive per l'esito della rilevabilità di PBMC HIV DNA nei soggetti HIV+.

Relativamente al gruppo HIV+ con HIV DNA non-rilevabile, i soggetti con HIV DNA rilevabile hanno dimostrato una riduzione dei volumi della materia grigia cerebellare ( -14%, P=0.020 ) e sottocorticale totale ( -10%, P=0.024 ).

Rispetto ai controlli sani, solo il gruppo con HIV DNA rilevabile ha mostrato un significativo ( P minore di 0.05 ) allargamento dei ventricoli laterali e riduzioni volumetriche di nucleo caudato, putamen, talamo, ippocampo, nucleo accumbens, tronco encefalico, materia grigia corticale totale e la materia bianca cerebrale.

HIV DNA rilevabile non è stato associato con livelli di metaboliti cerebrali significativamente modificati.

In conclusione, l’incapacità di liberare il sangue periferico da HIV DNA è associata ad atrofia cerebrale regionale nella infezione da virus dell’immunodeficienza umana ben controllata, sostenendo il coinvolgimento di serbatoi virali periferici nella neuropatogenesi di persistenti disturbi neurocognitivi correlati al virus HIV. ( Xagena2013 )

Kallianpur KJ et al, Neurology 2013; 80: 19: 1792-1799

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