Il glioblastoma è il più comune tumore cerebrale primario e circa il 50% dei casi si manifesta in pazienti di età uguale o superiore ai 65 anni.
Non esiste un trattamento standard approvato per i pazienti anziani con glioblastoma e i fattori prognostici specifici nella popolazione anziana con glioblastoma non sono stati finora studiati in modo sistematico.
Il database istituzionale del Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York, negli Stati Uniti, è stato utilizzato per identificare pazienti con glioblastoma confermato a livello istologico di età uguale o superiore a 65 anni al momento della diagnosi.
Sono stati inclusi nello studio 394 pazienti con glioblastoma ed età media pari a 71.9 anni ( 59% dei quali erano uomini ).
Circa il 18% dei pazienti è stato sottoposto a biopsia, mentre l’ 82% a resezione del tumore; l’81% ha ricevuto radioterapia e il 43% chemioterapia adiuvante.
La sopravvivenza generale mediana è stata di 8.6 mesi; al momento dell’ultimo follow-up, il 90% dei pazienti era deceduto e il follow-up mediano dei 39 pazienti sopravvissuti è stato di 12 mesi.
All’analisi multivariata, un’età inferiore, un miglior performance status di Karnofsky, il tumore singolo e la resezione chirurgica sono risultati predittori indipendenti di sopravvivenza.
Confrontando i 103 pazienti sottoposti a chemioterapia adiuvante con i 48 che sono stati solo tenuti in osservazione dopo radioterapia, è stata riscontrata una diminuzione del 55% nel rischio di morte ( hazard ratio, HR=0.45; P
In conclusione, come osservato in studi su pazienti più giovani con glioblastoma, anche in questo studio l’aumento dell’età, il performance status di Karnofsky e il grado della resezione del tumore sono risultati fattori prognostici indipendenti.
Benchè la sopravvivenza sia inferiore nei pazienti più anziani con glioblastoma, la sola età non dovrebbe escludere i pazienti da terapia aggressiva con resezione chirurgica, radioterapia e chemioterapia. ( Xagena2009 )
Iwamoto FM et al, Cancer 2009; 115: 3758-3766
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