È stato compiuto uno studio per esaminare l'associazione tra retinopatia e declino cognitivo o lesioni cerebrali e volume delle lesioni in donne anziane.
Lo studio ha incluso 511 donne di 65 anni o più che sono state contemporaneamente arruolate nel Women's Health Initiative Memory Study e nel Sight Examination Study.
In questa analisi, è stato esaminato il legame tra retinopatia, valutato sulla base di fotografie del fondo oculare ( 2000-2002 ), le prestazioni cognitive nel tempo valutate mediante la scala 3MSE ( modified Mini-Mental State Examination ) ( 1996-2007 ) e la iperintensità della sostanza bianca e gli infarti lacunari nei gangli della base.
La presenza di retinopatia è stata associata a peggiori risultati al test 3MSE ( differenza media=1.01, SE: 0.43 ) ( P=0.019 ) in un periodo di 10 anni di follow-up e a maggiori volumi ischemici nel cervello totale ( per il 47% più grandi, P=0.04 ) e nel lobo parietale ( per il 68% più grandi, P=0.01 ), ma non con misure di atrofia cerebrale regionale.
La corrispondenza trovata tra retinopatia e deficit cognitivo, con volumi maggiori delle lesioni ischemiche, rafforza le prove esistenti secondo le quali la retinopatia come indicatore di malattia dei piccoli vasi è un fattore di rischio per malattie cerebrovascolari che possono influenzare le prestazioni cognitive e i cambiamenti cerebrali correlati.
La retinopatia può essere utile come strumento clinico se si può dimostrare che sia un marcatore precoce correlato a esiti neurologici. ( Xagena2012 )
Haan M et al, Neurology 2012; 78: 942-949
Neuro2012 Oftalm2012