Uno studio ha trovato che l’assunzione abbondante di bevande alcoliche, lo scompenso cardiaco, il tumore, il diabete mellito di tipo 1 e precedenti infezioni sono tutti fattori associati ad un’aumentata mortalità in giovani pazienti colpiti da ictus.
Sono stati esaminati i dati di mortalità a 5 anni di tutti i pazienti con un primo evento ictale, tra il 1994 e il 2003, ricoverati presso l’Helsinki University Central Hospital.
Lo studio ha riguardato 731 pazienti, di cui per il 62.8% di sesso maschile, di età media 41.5 anni.
Nel corso del periodo osservazionale 78 pazienti sono deceduti ( rischio cumulativo di mortalità = 2.7% nel primo anno, 4.7% ad 1 anno, e 10.7% a 5 anni.
L’incidenza di mortalità non è risultata differente tra uomini e donne, ma è stata più elevata per i pazienti di almeno 45 anni.
Le cause ultime di mortalità tra i pazienti ancora in vita a 30 giorni ( n=711 ) erano: ictus nel 21%, cause cardio-aortiche e altre cause vascolari nel 36%, tumore nel 12% e infezioni nel 9%.
Dopo aggiustamento per l’età, il sesso, la gravità dell’ictus e il sottotipo eziologico di ictus, i predittori indipendenti di mortalità a 5 anni erano il tumore ( rischio di 16 volte ), l’insufficienza cardiaca ( rischio di 7 volte ), il bere in modo abbondante, una precedente infezione, il diabete mellito di tipo 1, l’età avanzata e l’ictus causato dall’aterosclerosi di un’arteria principale. ( Xagena2009 )
Fonte: Stroke, 2009
Neuro2009