Modelli murini mutanti suggeriscono che il canale del calcio ClC-2 ha un ruolo nella omeostasi di ioni e acqua, ma questo dato non è stato confermato nell’uomo.
È stato condotto uno studio per definire nuovi disturbi caratterizzati da pattern distinti di anomalie in risonanza magnetica in pazienti con leucoencefalopatie di origine non-nota e per identificare i geni mutati in questi disturbi.
L’interesse dello studio era focalizzato in particolare sulle leucoencefalopatie caratterizzate da edema della materia bianca, che suggerisce un difetto nella omeostasi di ioni e acqua.
In questo studio analitico osservazionale, sono stati reclutati pazienti con leucoencefalopatie caratterizzate da anomalie nel segnale di risonanza magnetica per immagini ( MRI ) nel braccio posteriore della capsula interna, peduncoli cerebrali del mesencefalo e peduncoli cerebellari medi dai database di pazienti con leucoencefalopatie di origine non-nota.
Il sequenziamento dell’esoma è stato utilizzato per identificare il gene coinvolto.
Il gene candidato è stato valutato in altri pazienti con sequenziamento Sanger e analisi del RNA messaggero ( mRNA ) e sono stati studiati gli effetti funzionali delle mutazioni.
La localizzazione di ClC-2 è stata determinata con immunoistochimica e microscopia elettronica post-mortem in cervelli umani di individui senza disturbi neurologici.
Sette pazienti soddisfacevano i criteri di inclusione, 3 con insorgenza della malattia in età adulta e 4 in età pediatrica.
Sono state identificate mutazioni omozigoti o eterozigoti composte in CLCN2 in 3 adulti e in 3 pazienti pediatrici.
Sono emerse prove che le mutazioni in CLCN2 portano alla perdita di funzione di ClC-2.
I restanti pazienti pediatrici hanno mostrato una storia familiare X-linked e una mutazione in GJB1, che codifica per la connessina 32.
Le caratteristiche cliniche sono risultate variabili e includevano atassia cerebellare, spasticità, corioretinopatia con difetti nel campo visivo, neuropatia ottica, difetti cognitivi e cefalea.
La risonanza magnetica ha mostrato una diffusione ristretta che suggerisce una vacuolizzazione mielinica confinata a specifiche strutture di materia bianca nei pazienti adulti e che coinvolge in maniera più diffusa la materia bianca cerebrale in pazienti pediatrici.
ClC-2 è stato identificato in tutti i componenti del sincizio pangliale, arricchito in piedi terminali degli astrociti alla lamina perivascolare basale, nella membrana gliale limitante e nelle cellule ependimali.
In conclusione, questi risultati sostengono il concetto che ClC-2 è coinvolto nella omeostasi cerebrale di ioni e acqua.
Mutazioni autosomiche recessive di CLCN2 causano una leucoencefalopatia che appartiene a un gruppo emergente di disturbi che coinvolgono l’omeostasi cerebrale di ioni e acqua e sono caratterizzati da edema intramielinico. ( Xagena2013 )
Depienne C et al, Lancet Neurol 2013; 12: 659-668
Neuro2013