L’obiettivo di uno studio di coorte retrospettivo è stato quello di descrivere le caratteristiche cliniche e di valutare i processi di cura e gli esiti al momento della dimissione dall’ospedale tra i pazienti con ictus ischemico con e senza preesistente demenza.
È stato utilizzato per lo studio il Registro del Canadian Stroke Network ( RCSN ), includendo i pazienti con un ictus ischemico acuto nel periodo 2003-2008.
La demenza preesistente è stata definita come qualsiasi tipo di demenza presente prima del caso indice di ictus.
I pazienti palliativi sono stati esclusi.
Tra i 9.304 pazienti eleggibili con ictus ischemico acuto, 702 ( 9.1% ) presentavano una storia di demenza.
I pazienti affetti da demenza erano più anziani ( età media 81 vs 70 anni, P minore di 0.001 ), presentavano forme più gravi di ictus ( punteggio alla Canadian Neurological Scale inferiore a 4, 20.7% vs 10.5%; P minore di 0.001 ), ed avevano più probabilità di soffrire di fibrillazione atriale ( 22.8% vs 15.3%; P minore di 0.001 ), rispetto a quelli senza demenza.
I pazienti affetti da demenza presentavano una minore probabilità di essere ammessi a una Stroke Unit ( 63% vs 67.6%; odds ratio, OR=0.82 ) o di ricevere trombolisi ( 10.5% vs 15.7%; OR=0.63 ).
Non sono emerse differenze in altre misure di prestazione.
I pazienti affetti da demenza preesistente avevano una maggiore disabilità al momento della dimissione ( OR=3.20 ) e avevano meno probabilità di essere rimandati al luogo di residenza pre-ictus ( 24% vs 45%; P inferiore a 0.001 ).
In conclusione, nei pazienti con ictus, la demenza preesistente è risultata associata ad alti tassi di disabilità e di ricovero, che rappresentano una sfida crescente per il sistema sanitario. ( Xagena2011 )
Saposnik G et al, Neurology 2011; 77: 1664-1673
Neuro2011