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Contraccezione in donne con epilessia: interazioni farmacocinetiche, opzioni contraccettive e gestione


Il counseling relativo alla contraccezione è una componente critica nella gestione di donne con epilessia a causa dell’aumentato rischio in gravidanza associato alla malattia e alle molteplici interazioni tra farmaci antiepilettici e contraccettivi ormonali.

Gli ormoni steroidei e molti farmaci antiepilettici sono substrati per il sistema enzimatico del citocromo P450, in particolare per l’isoenzima 3A4.
Come risultato, l’uso concomitante di contraccettivi ormonali e farmaci antiepilettici può essere associato a rischio di gravidanze inattese, crisi convulsive ed effetti avversi correlati al farmaco.

Il rischio di fallimento della terapia contraccettiva orale combinata è leggermente aumentato in presenza di farmaci antiepilettici che inducono l’enzima citocromo P450 3A4.

Molti farmaci antiepilettici inducono la produzione di SHBG ( globulina legante gli ormoni steroidi sessuali ) alla quale i progestinici sono saldamente legati, portando a concentrazioni più basse di progestinico libero; ciò potrebbe anche determinare il fallimento della contraccezione se si impiegano anticoncezionali orali combinati.
Non c’è aumento del rischio di fallimento di tali contraccettivi in donne che assumono farmaci antiepilettici senza induzione enzimatica.

I contraccettivi orali aumentano in modo significativo il metabolismo della Lamotrigina ( Lamictal ); ciò può comportare un aumento del rischio di crisi convulsive all’inizio del trattamento e/o di tossicità nella settimana di sospensione della pillola.

Non ci sono prove a sostegno dell’aumento di crisi convulsive in donne con epilessia causata da contraccettivi orali di combinazione.

Dosi più elevate di contraccettivi orali combinati sono un’opzione per le donne in terapia con farmaci antiepilettici a induzione enzimatica, ma esistono molte altre opzioni di contraccezione.

Contraccettivi iniettabili ( Medrossiprogesterone ) sembrano efficaci con l’uso di farmaci antiepilettici, ma la potenziale perdita di densità minerale ossea ne limita l’impiego.

I dispositivi intrauterini e i metodi di barriera non si basano su componenti ormonali per il raggiungimento dell’efficacia contraccettiva e sono dunque appropriati per le donne che utilizzano farmaci antiepilettici con effetto di induzione enzimatica. ( Xagena2008 )

Dutton C, Foldvary-Schaefer N, Int Rev Neurobiol 2008; 83: 113-134


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